Il cocktail shaker, più comunemente detto shaker, è uno strumento utilizzato nella preparazione di cocktail.
Esso viene impiegato per miscelare gli ingredienti inseriti al suo interno attraverso lo scuotimento (dall'inglese to shake, scuotere); vi si inseriscono ingredienti quali succhi di frutta, sciroppi, liquori, ghiaccio, uova, latte, caffè o panna, dopodiché si agita lo shaker energicamente per un tempo variabile da 5 a 20 secondi e si ottiene un cocktail shakerato.
Per i cocktail che devono risultare limpidi però non si deve assolutamente utilizzare lo shaker, perché il risultato sarebbe quello di un drink torbido, in questi casi si utilizza invece il mixing glass.
Storia
Lo shaker pare che risalga agli inizi del 1871, quando William Hernett depositò una richiesta di licenza all’ufficio brevetti di New York per la fabbricazione di uno strumento per miscelare le bevande.
Una memoria storica dello shaker si trova invece al Franklin D. Roosevelt Presidential Library and Museum di Londra: qui è conservato lo shaker in argento che Roosevelt (allora Presidente degli Stati Uniti d’America) usò per prepararsi il primo Martini dopo la fine del proibizionismo.
Vari tipi di shaker
Esistono vari tipi di shaker, quali:
Boston shaker (detto anche Americano), formato da 2 parti:
- quella inferiore, costituita da un bicchiere di acciaio inox o alluminio,
- quella superiore (con bordo di circonferenza minore) costituita da un bicchiere di vetro o plastica, che è quella in cui vengono introdotti gli ingredienti.
I due bicchieri vengono incastrati al livello delle rispettive aperture, dopodiché si procede all'agitazione; il cocktail così ottenuto viene quindi versato nel bicchiere dalla parte metallica.
Se tra gli ingredienti si utilizza anche ghiaccio tritato, prima di procedere a versare il drink è necessario porre sopra la parte metallica un apposito colino metallico detto strainer.
Il Boston shaker è in genere preferito rispetto al Cobbler shaker perché ha una maggiore capacità (può contenere anche 4 cocktail per volta).
Cobbler shaker (detto anche Tradizionale o Continentale), composto di 3 parti:
- una inferiore in acciaio, vetro o plastica, che funge da contenitore dove vengono inseriti gli ingredienti,
- un tappo superiore traforato che serve da filtro (chiamato anche cupola)
- un coperchio superiore da porre sopra il filtro (chiamato anche cappello) che può essere utilizzato anche
come dosatore degli ingredienti liquidi.
Le tre parti devono essere perfettamente incastrate fra di loro per evitare fuoriuscite di liquido durante lo scuotimento.
Il cocktail si versa semplicemente aprendo il coperchio e l'azione di colino viene svolta dalla cupola, pertanto non è necessario utilizzare lo strainer.
Shaker francese, formato da 2 parti:
- un contenitore inferiore in metallo, vetro o plastica
- un coperchio superiore in metallo o plastica.
Lo shaker francese è il meno diffuso, sia perché è sprovvisto di filtro, ma anche perché a differenza del Boston non offre la spettacolarità nello shakeraggio.
Shaker elettrico
Grazie a questo strumento non c'è bisogno di scuotere lo shaker manualmente, è sufficiente premere un pulsante e un'elica si mette in moto per mescolarne il contenuto.
Link correlati:
0 commenti:
Posta un commento